Oggi nella liturgia celebriamo la Solennità di Cristo Re dell'universo che conclude l'anno liturgico C. Nella preghiera e nella meditazione della Parola di Dio siamo invitati a "comprendere dei frammenti" della salvezza che Cristo nostro Salvatore viene a donarci...
Nella conclusione del racconto della passione di Luca che viene narrata nel Vangelo di oggi possiamo prendere in considerazione due aspetti. Nel primo un malfattore riconosce l'innocenza di Gesù come aveva fatto in precedenza Pilato. Egli lo considera un uomo giusto che non si difende di fronte alla violenza e alle provocazioni ma muore perdonando. Nel secondo aspetto il malfattore proclama la sua totale fiducia pregando:"Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno". E' incredibilmente sorprendente questo riconoscimento della messianicità di Gesù mentre vive la condizione infamante della morte in croce. Infatti in quell'epoca il popolo ebraico pensava che il Messia avrebbe instaurato un vittorioso regno regale e non riteneva possibile la morte del Messia come un malfattore fuori della città santa. Nella sua risposta sulla croce Gesù usando il termine oggi dichiara solennemente la sua salvezza immediata, definitiva e con il termine paradiso indica che la salvezza si realizza dopo la morte nella residenza dei giusti. Infine l'oscuramento del sole e la rottura del velo del tempio significa "la conclusione" dell'Antico Testamento che causa come conseguenza che il Cristo diventa il "nuovo santuario" in cui Dio si lascia incontrare dall'umanità… CONTINUA A LEGGERE NELL'ALLEGATO