Breve riflessione sulle letture della 1°Domenica del Tempo di Avvento Anno A. Per le letture liturgiche domenicali e altri commenti cerca su CALENDARIO LITURGICO
Inizia il tempo di Avvento che è una occasione per rileggere alla luce della fede la nostra vita, il significato della storia e il destino di ogni persona. Per riflettere in maniera corretta su questa pagina del Vangelo è utile fare questa premessa. La Rivelazione è l'autocomunicazione di Dio nella storia umana mediante parole e azioni; questa azione rivelante divina si è manifestata nella creazione e nell'esperienza storica dell'alleanza tra Dio e il popolo ebraico. Quindi la fede dell'ebreo credente consisteva nell'aderire con fiducia all'amore divino, infatti la Bibbia narrava la fedeltà di Dio alle sue promesse e la sua vicinanza in tutte le situazioni di vita del suo popolo. Nel Nuovo Testamento l'autocomunicazione divina si è realizzata pienamente e definitivamente in Gesù Cristo. Nel Vangelo di oggi sono elencati i verbi che richiamano alla vita fisica e relazionale (mangiare, bere, sposare) ma tutto questo non basta. La venuta di Gesù non è segnalata dagli orologi umani ma dalla vigilanza della fede. Infatti la venuta del Figlio dell'uomo cioè del Gesù Risorto determinerà il destini finale di ogni essere umano. Nelle parole di Gesù che ascoltiamo oggi viene sottolineato che la nostra vita presente di discepoli sarà decisiva per la vita futura ultraterrena. Gesù apre il nostro orizzonte umano alla dimensione eterna che relativizza le cose di ogni giorno a cui dobbiamo solo dare il giusto valore. Noi come discepoli siamo chiamati alla responsabilità e alla vigilanza che deriva dalla certezza della venuta di Cristo al termine della nostra vita.