Riflessione sulla 18° Domenica del Tempo Ordinario - Anno C. Per le letture liturgiche e altri commenti cerca sul CALENDARIO LITURGICO
La profonda riflessione di Qoèlet la possiamo riassumere nel termine vanità che in ebraico si dice hebel e sta a indicare il nulla e il vuoto. Anche oggi senza l'orizzonte della fede in Cristo rimane per la creatura soltanto la precarietà della condizione umana orientata inesorabilmente alla morte. Per questo acquista un grande valore l'invito, posto al termine del libro del Qoèlet, a cercare Dio (temi Dio) e ad affidarsi totalmente al suo progetto (osserva i suoi comandamenti). Questo autore biblico ci insegna a leggere la vita attraverso il significato delle varie esperienze umane concludendo che senza Dio nulla ha consistenza perchè tutto finisce, infatti la morte è una specie di falce che azzera tutti e rimane solo Dio. Lo stolto nella Bibbia è colui che non prende subito Dio in considerazione nella sua vita ... Gesù con questa parabola vuole mostrarci la provvisorietà dei beni terreni e l'attaccarsi ad essi come lo scopo della vita sia una scelta sbagliata. Allora la domanda della parabola quello che hai preparato, di chi sarà? era stata presa in considerazione dall'autore del Qoèlet che rifletteva sulla ineluttabilità della morte perchè è una realtà a cui non si può sfuggire. Si può parlare e agire come se Dio non ci fosse ma a Lui si deve rendere conto della nostra vita. Per questo solo la scoperta dell'amore divino ...CONTINUA A LEGGERE NELL'ALLEGATO
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