06 Novembre 2022 - 32° Domenica del Tempo Ordinario - Anno C

Breve riflessione sul Vangelo della 32° Domenica del Tempo Ordinario Anno C. Per le letture liturgiche domenicali e altri commenti cerca su CALENDARIO  LITURGICO

Nella sua risposta Gesù sottolinea che dopo la resurrezione dei morti ci saranno dei rapporti completamenti nuovi che sono totalmente diversi da quelli presenti. La resurrezione dei defunti stabilirà un modo nuovo di essere e di vivere per sempre. Nella creazione dell'essere umano secondo Gen 2,7 Dio soffia dentro ad Adamo l'alito di vita e lo anima. Nell'AnticoTestamento il termine nefes che significa collo, gola ( perchè genera vita e forza che sostiene la vita). Il rapporto con Dio è il motivo che distingue l'uomo dall'animale. Questo legame con Dio per l'uomo non finisce mai nemmeno con l'allontanamento da Lui con il peccato e infine quando egli ritorna in polvere Dio non si riprende quella inspirazione che ha contraddistinto l'essere umano come essere vivente. Per questo la fede ci ricorda l'immortalità dell'anima dopo la morte. Per comprendere meglio la nostra fede siamo tutti invitati a leggere con attenzione la LETTERA SU ALCUNE QUESTIONI CONCERNENTI L'ESCATOLOGIA della SACRA CONGREGAZIONE PER LA DOTTR INA DELLA FEDE del 1979. In questo documento si ricorda che la Chiesa afferma la sopravvivenza e la sussistenza, dopo la morte, di un elemento spirituale, il quale è dotato di coscienza e di volontà, in modo tale che l'« io » umano, mancante intanto del complemento del suo corpo, sussista. Per designare un tale elemento, la Chiesa adopera la parola « anima », consacrata dall'uso della S. Scrittura e della Tradizione. Senza ignorare che questo termine assume nella Bibbia diversi significati, essa ritiene tuttavia che non esista alcuna seria ragione per respingerlo e considera, inoltre, che è assolutamente indispensabile uno strumento verbale per sostenere la fede dei cristiani…. 

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