18 Ottobre 2020 - 29° Domenica del Tempo Ordinario - Anno A

Riflessione sul Vangelo della 29° Domenica del Tempo Ordinario Anno A.  Per le letture liturgiche e altri commenti cerca sul CALENDARIO LITURGICO.

Al tempo in cui vengono scritti i Vangeli i romani erano considerati invasori, oppressori e per questo c'erano movimenti religiosi contro di loro. Gesù era un uomo libero e non condizionato dal potere di Roma o dal nazionalismo ebraico. Allora Gesù come i profeti compie un gesto simbolico facendo mostrare la moneta del tributo e in questo modo riconosce l'esistenza e l'autonomia del potere politico. Gesù da una parte insegna di restituire all'imperatore ciò che gli appartiene, quindi pagare la tassa è un atto dovuto all'autorità terrena. Però dall'altra parte Gesù insegna il primato di Dio e dare a Dio quello che gli spetta. Questo brano del Vangelo ci pone un interrogativo importante: a chi appartengo io? Prima della famiglia, degli amici, del lavoro, dello Stato, noi apparteniamo a Dio. La nostra appartenenza fondamentale è a Dio nostro creatore, infatti siamo ad immagine e somiglianza di Lui. Da Lui siamo nati attraverso il sì alla vita di una madre e a Lui ritorneremo. Allora riconosciamo questa nostra appartenenza fondamentale a Dio e chiediamo che la sua grazia operi nei nostri cuori. Ogni essere umano appartiene a Dio e questo diventa il motivo per tutelare la sua dignità e il suo valore… CONTINUA A LEGGERE NELL'ALLEGATO 

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