Riflessione sul Vangelo della 10° Domenica del Tempo Ordinario Anno C. Per le letture liturgiche e altri commenti cerca sul CALENDARIO LITURGICO.
Dio ha visitato il suo popolo (Lc 7,16) e questo commento della folla spiega che l'amore misericordioso di Dio è diventato "visibile" nella compassione di Gesù. La resurrezione di Nain appartiene agli atti di potenza che realizzano la profezia di Isaia annunciata da Gesù agli inviati di Giovanni il Battista (Lc 7,22). L'evangelista usa per indicare Gesù il titolo cristologico di Signore che sarà usato dalla prima predicazione apostolica per indicare il Gesù risorto che è presente nella Chiesa. Questo miracolo non è una risurrezione ma una rianimazione cioè un ritorno alla vita per poi morire nuovamente. La risurrezione invece è una condizione di vita nella quale non è più possibile morire perchè il corpo partecipa eternamente della resurezione di Cristo. La condizione eterna di Cristo Risorto sarà la nostra condizione. Gesù ridando la vita terrena manifesta a tutti le intenzioni di Dio di eliminare per sempre la morte. Quindi questa rianimazione è un segno di speranza verso tutti le situazioni di dolore e di sofferenza. ... CONTINUA A LEGGERE NELL'ALLEGATO
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