Riflessione sul Vangelo della 33° Domenica del Tempo Ordinario Anno A. Per le letture liturgiche e altri commenti cerca sul CALENDARIO LITURGICO.
In questa parabola un elemento importante è che dei beni vengono affidati per essere amministrati saggiamente tenendo conto delle capacità di ogni servo. Questa è una indicazione interessante perchè non tutti hanno la stessa energia e sono in grado di sostenere nello stesso modo il medesimo impegno. Questa parabola ci insegna che Dio conosce in profondità ogni essere umano e gli dona i talenti necessari per esprimersi al meglio. Dio ci insegna anche l'umiltà di riconoscere i nostri limiti affinchè non siamo gravati di un impegno che supera le nostre capacità e rimaniamo disorientati sotto il peso della fatica e della responsabilità. Possiamo indicativamente ritenere che un talento valeva circa 30 Kg di oro, una cifra enorme e un dono grande. Bisogna imparare a essere riconoscenti dei doni che riceviamo da Dio. La bellezza della Parabola è di ricordarci che Dio vuole coinvolgerci nella sua opera di salvezza e ha verso di noi atteggiamenti di fiducia e di incoraggiamento. Però un servo non ha voluto cogliere colpevolmente l'opportunità che gli è stata data e per questo riceve un giudizio di condanna ... CONTINUA A LEGGERE L'ALLEGATO
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